martedì 4 febbraio 2014

Impressioni sulla serata con Diego Fusaro




La conferenza sul tema Capitalismo e Libero Mercato: l'unico mondo possibile? con Diego Fusaro ha riscosso un successo oltre ogni previsione. Oltre centoventi persone presenti, tutto esaurito nella distribuzione dei libri (Minima Mercatalia), ampio consenso per le sue idee (che poi sarebbero anche le nostre, parlando almeno per Anticapitalismo.it) come testimoniato dal lungo applauso finale, e parecchie persone che hanno voluto prendere contatto col coordinamento di Caposaldo Associazioni Unite, organizzatore della serata.
Ringrazio anche in questa sede i numerosi spettatori, i media che hanno dato risalto all'evento e i grandi caposaldiani che si sono impegnati anima e corpo per la riuscita del medesimo.
Oltre, naturalmente, lo stesso Diego Fusaro che si è dimostrato un immenso pensatore.

Ho ricavato un'eccellente impressione di questo studioso che dimostra una volta di più come la filosofia sia una disciplina assolutamente necessaria per l'uomo. Le riflessioni filosofiche, le sole veramente concrete, come ha ricordato Fusaro, in quanto le uniche a considerare la Totalità, sono fondamentali quali sfondo a ogni azione umana altrimenti ottusamente specialistica.
Nelle spiegazioni di Fusaro trovo una conferma a quanto ho sempre personalmente pensato. Per essere un buon ingegnere, un buon medico, un buon amministratore occorre sviluppare una filosofia, possibilmente una filosofia ricalcata sull'antica saggezza classica-cristiana, per capire come svolgere al meglio i propri compiti e propendere al bene e al giusto.

Ma Fusaro ha anche spiegato molto bene gli errori e i crimini del capitalismo, un sistema che commette nefandezze più che ogni sistema passato, riuscendo però a nascondere tutto dietro l'impersonalità delle azioni e il silenzio che caratterizza quelle vittime che sono ormai considerate "normali": disoccupati, precari, migranti.
Analogamente è stato capace come sempre di spiegare perché certe dicotomie, destra e sinistra, fascismo e antifascismo, comunismo e anticomunismo, siano ormai obsolete e inutili ad una efficace analisi del momento. Esse costituiscono solo l'alibi per continuare a esistere per coloro che non hanno il coraggio di incarnare l'unica vera opposizione necessaria, l'anticapitalismo.
Se ne ricordino i finti anticapitalisti atlantici di servizio, gli antiberlusconiani atlantici di servizio, i neofascisti atlantici di servizio. Se ne ricordino ognivolta che con il loro sterile polemizzare ed agire contro un nemico inesistente fanno il gioco di quello reale, i banchieri e i capitalisti, che se la ridono dell'autolesionismo di chi vorrebbe fare la rivoluzione.

Grazie ancora Fusaro e grazie alla macchina di Caposaldo Associazioni Unite.

Ecco il video della conferenza.


Ricordo già da ora il prossimo appuntamento con Caposaldo, venerdì 28 febbraio, Renato Curcio presenta il suo libro Mal di Lavoro presso la biblioteca Caversazzi di Bergamo.

Di seguito il programma generale di Caposaldo per la prima parte del 2014.

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