La sensazione che si prova quando si è innamorati o quando si fa l'amore con la persona giusta o quando si agisce nel più totale distacco per il bene gratuito dell'altro ricorda molto uno stato di estasi mistica.
Chiediamoci perché.
Perché quando si prova il culmine dell'amore, sia esso l'Eros o l'Agape, si avverte la medesima sensazione data dal contatto mistico e diretto col Divino, l'essenza della gnosi.
Potremmo dire che quando amiamo stiamo tornando a Sua immagine e somiglianza e sarebbe corretto ma ancora manca un passo.
In realtà amare ci restituisce la stessa sensazione dell'estasi mistica non perché l'amore venga da Dio, ma perché l'amore è Dio.
Meglio ancora Dio è il nome che diamo all'amore e che ne rivela una natura non semplicemente impersonale, ma intelligente, cosciente.
Quando si ama si risveglia la Scintilla Divina, Cristica, che ognuno di noi porta dentro dormiente e che racchiude la nostra vera natura.
Il cammino di una persona in questo suo viaggio terreno dovrebbe essere determinato solo da questa natura e questa coscienza.
Troppo spesso, quasi sempre, l'umanità agisce in base ai due criteri della paura e dell'interesse.
Quasi mai in base all'amore.
Occorre valutare ogni nostro singolo passo chiedendoci prima di agire a cosa stiamo rispondendo. Agiamo in risposta a una paura che non ci appartiene ma che ci è stata trasmessa? Agiamo in base a un interesse che danneggerà l'altro mettendoci quindi contro di lui?
O agiamo in base all'amore gratuito facendo il bene di tutti coloro e di tutto ciò che sta fuori di noi?
Le prime due vie portano all'alienazione
L'ultima alla realizzazione e al risveglio.
Impariamo ad amare non per scadere in uno stato di mielosa e grottesca passività. Impariamo invece ad amare con l'ardore di guerrieri per smetterla di essere qualcun altro.
Nessun commento:
Posta un commento