domenica 11 ottobre 2015

Ideologia di genere e transumanesimo





L'ordine mondiale che va affermandosi, quello del capitalismo assoluto e totalitario, ha gradualmente preso di mira la Pienezza della persona per far posto a una desolante Vacuità scollegando l'essere umano da ogni sua dimensione comunitaria.
Le idee aggreganti di tipo nazionale, locale, comunitario, culturale, religioso, familiare sono state nei decenni prese di mira, ridicolizzate e combattute sostituendo questi ideali, buoni o cattivi che fossero, con l'assenza dichiarata di ideali al fine di creare un uomo appiattito e senza valori: organismi transnazionali, apolidia, immigrazionismo forzato che annienta le culture di immigrati e autoctoni ad un tempo, religione civile universale... ideologia di genere.
Infatti, una volta sconnessa la persona da ogni suo riferimento collettivo il penultimo aggancio da sradicare era la sua appartenenza sessuale. L'ideologia di genere non ha nulla, ma dico nulla a che vedere con l'emancipazione delle persone omosessuali, ed è interesse di tutti chiarire bene questo passaggio, perché al contrario disorienterà le identità e gli orientamenti sessuali di ciascuno nelle prossime generazioni. Chi scrive non ha la minima idea di cosa determini lo sviluppo di un orientamento omosessuale piuttosto che etero ma di una cosa è sicuro: questa identità emerge dopo un cammino assolutamente personale, fatto per molte persone anche di una sofferenza o di discriminazioni, che nelle generazioni future dovranno essere arginate, ma di sicuro un orientamento sessuale o l'identità col proprio corpo biologico non possono essere insegnate. Chi oggi è gay, lesbica, bisessuale e anche eterosessuale lo è perché sa che quella è la propria strada, la propria identità e non perché qualcuno lo abbia insegnato o gli abbia posto la possibilità di essere questo o quello.
Al contrario, se l'ideologia di genere – quella che non esisterebbe secondo i suoi stessi sostenitori nella migliore tradizione comunicativa orwelliana – per quello che è e senza complottismi dovesse attecchire nella società e gettare i propri tentacoli in particolare nelle scuole dell'infanzia e primaria, alla fine del percorso l'essere umano non saprà più chi è, in quale contesto riconoscersi e nemmeno se è uomo, donna, eterosessuale o no.

L'essere qualcosa sarà sostituito con un non-essere e la prospettiva di potersi felicemente identificare in un'universalità carnevalesca (cosmopolitismo, pansessualismo, religione universale) è una mera illusione.

L'ultimo passaggio, dopo aver appiattito la persona a livello sessuale, sarà invece quello di metterne in dubbio persino l'appartenenza biologica alla razza umana. Questo è il motivo per cui guardo con estremo sospetto certe forme di antispecismo estremo che mettono l'uomo e l'animale allo stesso livello.

Immagini come quelle proposte, che probabilmente costituiscono solo una messinscena ma comunque segno della volontà di certuni di andare in quella direzione, ci ricordano però che sono già attivi gruppi che lavorano all'impianto di parti animali sul proprio corpo e nel “civile” nord Europa sono già stati celebrati i primi avanguardisti matrimoni ufficiosi uomo-animale1.
Compiendo questo passo l'essere umano davvero non saprà più chi è e da dove viene, men che meno dove andrà.


Gli obiettivi li sappiamo bene. Creare il servo perfetto attraverso una sua "tossicodipendenza" dal consumo. Svuotato dentro da ogni valore interiore, l'ex persona cercherà un'inesistente consolazione nel reiterare il consumo infinito e per farlo sarà disposta sempre più alla competizione lavorativa e alla riduzione dei diritti sociali e politici sino alla formalizzazione del suo status di cittadino di serie B.

E' evidente che le persone e le coppie di qualunque legittimo orientamento hanno una dignità che non possiamo invece riconoscere agli aspiranti licantropi o a chi vuole essere libero di far sesso e sposarsi col proprio cane perché tanto non toglierebbe diritti agli altri. Per i primi vi sono accoglienza e discussione di diritti su basi ovviamente lontane da quelle ideologiche propagandate oggi. Per i secondi evidentemente no ed anche questo deve essere ben spiegato per non subire quell'accusa demagogica e oggi distribuita tanto alla leggera che è l'omofobia.

Simone

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