di Corrado Penna
Quando Galileo si decise a propugnare l'idea che la terra girasse
intorno al sole (teoria eliocentrica) e non il sole intorno alla terra
(teoria geocentrica), non lo fece certo in base a pure elucubrazioni
astratte, né la prova decisiva furono eventuali letture (di libri o
lettere della sua corrispondenza) bensì l'osservazione diretta del cielo
col cannocchiale.
Questa, bene o male, è una storia nota a tutti, ma pochi si soffermano a riflettere che non fu certo un'occhiata di sfuggita data al cielo ogni tanto a fargli propendere definitivamente per la sua nuova teoria. Non è certo un'occhiata al cielo, nemmeno col migliore dei cannocchiali, che permette di comprendere quale dei due astri gira intorno all'altro, ma solo l'osservazione ripetuta e/o continuata che faccia riferimento alle stelle fisse.
Questa, bene o male, è una storia nota a tutti, ma pochi si soffermano a riflettere che non fu certo un'occhiata di sfuggita data al cielo ogni tanto a fargli propendere definitivamente per la sua nuova teoria. Non è certo un'occhiata al cielo, nemmeno col migliore dei cannocchiali, che permette di comprendere quale dei due astri gira intorno all'altro, ma solo l'osservazione ripetuta e/o continuata che faccia riferimento alle stelle fisse.
Non dissimile è la questione dell'esistenza o meno del fenomeno delle scie chimiche.
Sono molti purtroppo quelli che negano o affermano l'esistenza di tale
fenomeno in base alla lettura articoli (su riviste o su internet), alla
visione di documentari, servizi televisivi o qualsiasi altra "fonte" di
seconda mano, quando invece la fonte primaria dei dati sperimentali
(almeno in questo caso) è facilmente disponibile nel cielo sopra di noi.
E come nel caso di Galileo e della rivoluzione dei pianeti intorno al
sole, non è sufficiente un'occhiata distratta o episodica (che non potrà
mai servire da sola a dirimere la questione), ma un'osservazione
ripetuta e/o protratta nel tempo.
Ho conosciuto spesso persone che "non credono nelle scie chimiche" ma
che basano questo loro "credo" sulla visone di servizi televisivi e
sulla lettura di siti internet; ciò che accomuna queste persone è che
mai e poi mai hanno fatto un'osservazione sistematica del cielo.
E così quando passa un aereo che lascia un semicerchio esattamente sopra
la loro testa, essi dicono che "il vento ad alta quota ha spostato la
scia che adesso sembra curva"; se avessero osservato il cielo con
maggiore frequenza avrebbero invece visto coi loro occhi l'aereo
descrivere un'ampia curva che ben poco si può ascrivere ad una normale
manovra di qualsivoglia aereo di linea che vola ad alta quota (come
dovrebbe essere se diamo credito alle dichiarazioni governative).
Similmente si convince del fatto che gli aerei volino tutti ad alta
quota perché non ha mai controllato con costanza il cielo; non capita
ogni giorno di cogliere sul fatto un aereo che palesemente passa sotto i
cumuli o gli stratocumuli (nuvole basse per definizione, la cui quota
inferiore è situata di regola intorno ai 2 km), ci vuole un po' di
pazienza prima di osservare due aerei che passano nella stessa identica
zona e lasciano scie completamente diverse (come se obbedissero a leggi
diverse della fisica) oppure due aerei di cui uno lascia la scia ed un
altro, spesso persino a quota superiore dove fa più freddo, non lascia
scia alcuna.
Come fare a chiedere a queste persone "distratte" o forse dovremmo dire, vittime del "bias di conferma",
di osservare il cielo ogni 10 minuti per due mesi per notare la
frequenza totalmente irregolare dei voli di questo presunto "traffico
civile", con traffico notturno a volte letteralmente impazzito dopo una
giornata di rarissimi voli?
A tutte queste ignare vittime auguro di puntare un giorno il cielo
mentre un aereo emette una scia continuamente intermittente o mentre
inizia a muoversi a zig-zag sulla propria città per poi lasciare la zona
abitata spegnendo la scia.
A me è capitato più volte di vedere questi aerei iniziare a fare curve e
moti sinuosi non appena si trovano a passare sul centro abitato per poi
incredibilmente non emettere più alcuna scia una volta arrivati sul
lago. Per quanto possa fare paura questa amara verità, chi sovrintende a
questo piano sta spargendo prodotti chimici (per niente salutari)
soprattutto sulle zone densamente abitate, e non certo per il nostro
bene. Del resto sono testimone oculare di un passaggio aereo a
bassissima quota sopra la mia scuola proprio quando era appena suonata
la campanella della fine delle lezioni; l'aereo aveva dietro di sé una
vistosa scia bianca ed era pericolosamente basso (sicuramente a meno di
un km di quota) e quindi noi tutti (docenti ed alunni) siamo stati in
quell'occasione presi deliberatamente di mira, alla stregua di insetti
sui quali irrorare un insetticida. Come potrei avere dubbi dopo quello
che ho visto?
A chi, a causa della fragilità psicologica e del solito dannato "bias di conferma"
ripete come un disco rotta che non ha senso avvelenare tutta la
popolazione rispondo che già in passato hanno fatto di peggio,
scatenando due guerre mondiali che non avevano alcun senso, che gli USA
hanno finanziato ed armato Hitler prima di decidersi ad entrare in
conflitto contro la Germania, e che l'uso di due bombe atomiche contro
inermi popolazioni civili (Hiroshima
e Nagasaki), i bombardamenti a tappeto dell'aviazione anglo britannica
sull'Italia e sulla Germania (soprattutto il bombardamento di Dresda)
dovrebbero rendere chiaro quale sia l'intento dei leader dei nostri
paesei, ovvero quello di ricercare sempre e comunque la guerra per poter
meglio spargere morte e distruzione.
Non diverso è lo scopo della crisi finanziaria,
chiaramente artificiale (non si spiegherebbe altrimenti come mai ne
soffrono praticamente i paesei di tutto il mondo e come mai nessun
governo faccia qualcosa che realmente vada in una direzione positiva).
Proprio in questi giorni, dopo avere dato il contentino dell'abolizione
dell'imu sulla prima casa, il governo si accinge ad aggiungere nuovi
balzelli iniqui che gravano soprattutto sulle fasce più povere.
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