La conferenza sul tema
Capitalismo e Libero Mercato: l'unico mondo possibile?
con Diego Fusaro ha riscosso un successo oltre ogni previsione. Oltre
centoventi persone presenti, tutto esaurito nella distribuzione dei
libri (Minima Mercatalia), ampio consenso per le sue idee (che poi sarebbero anche le
nostre, parlando almeno per Anticapitalismo.it)
come testimoniato dal lungo applauso finale, e parecchie persone che
hanno voluto prendere contatto col coordinamento di Caposaldo
Associazioni Unite, organizzatore della serata.
Ringrazio anche in questa
sede i numerosi spettatori, i media che hanno dato risalto all'evento
e i grandi caposaldiani che si sono impegnati anima e corpo per la
riuscita del medesimo.
Oltre, naturalmente, lo
stesso Diego Fusaro che si è dimostrato un immenso pensatore.
Ho ricavato un'eccellente
impressione di questo studioso che dimostra una volta di più come la
filosofia sia una disciplina assolutamente necessaria per l'uomo. Le
riflessioni filosofiche, le sole veramente concrete, come ha
ricordato Fusaro, in quanto le uniche a considerare la Totalità,
sono fondamentali quali sfondo a ogni azione umana altrimenti
ottusamente specialistica.
Nelle spiegazioni di
Fusaro trovo una conferma a quanto ho sempre personalmente pensato.
Per essere un buon ingegnere, un buon medico, un buon amministratore
occorre sviluppare una filosofia, possibilmente una filosofia
ricalcata sull'antica saggezza classica-cristiana, per capire come
svolgere al meglio i propri compiti e propendere al bene e al giusto.
Ma Fusaro ha anche
spiegato molto bene gli errori e i crimini del capitalismo, un
sistema che commette nefandezze più che ogni sistema passato,
riuscendo però a nascondere tutto dietro l'impersonalità delle
azioni e il silenzio che caratterizza quelle vittime che sono ormai
considerate "normali": disoccupati, precari, migranti.
Analogamente è stato
capace come sempre di spiegare perché certe dicotomie, destra e
sinistra, fascismo e antifascismo, comunismo e anticomunismo, siano
ormai obsolete e inutili ad una efficace analisi del momento. Esse
costituiscono solo l'alibi per continuare a esistere per coloro
che non hanno il coraggio di incarnare l'unica vera opposizione
necessaria, l'anticapitalismo.
Se ne ricordino i finti
anticapitalisti atlantici di servizio, gli antiberlusconiani
atlantici di servizio, i neofascisti atlantici di servizio. Se ne
ricordino ognivolta che con il loro sterile polemizzare ed agire
contro un nemico inesistente fanno il gioco di quello reale, i
banchieri e i capitalisti, che se la ridono dell'autolesionismo di
chi vorrebbe fare la rivoluzione.
Grazie ancora Fusaro e
grazie alla macchina di Caposaldo Associazioni Unite.
Ecco il video della
conferenza.
Ricordo già da ora il
prossimo appuntamento con Caposaldo, venerdì 28 febbraio, Renato
Curcio presenta il suo libro Mal di Lavoro presso la
biblioteca Caversazzi di Bergamo.
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